Un vero dolore dei peccati commessi non sgorga dal
senso di colpa, dalla vergogna, dalla paura di non essere accettato dagli
altri: sgorga dall’amore a Dio e dalla fiducia nella sua misericordiosa bontà.
«Anche se il nostro cuore ci condanna, Dio è più grande del nostro cuore».
Come atto di pentimento puoi usare una di queste formule o trovarne tu una personale.
1.
Dio, Padre buono, ho peccato contro di te, non sono più degno di
essere chiamato tuo figlio.
Abbi pietà di me
peccatore.
(Lc
15,18; 18,13)
2.
Signore Gesù, Figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore.
3.
Pietà di me, o Dio, nel tuo grande amore. Sono colpevole e lo
riconosco: il mio peccato è sempre davanti a me. Togli lo sguardo dai miei
peccati, cancella tutte le mie colpe; crea in me, o Dio, un cuore puro, dammi
uno spirito rinnovato e saldo.
(Sal. 50)
4.
Mio Dio, mi pento e
mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati, perché peccando ho meritato i
tuoi castighi e molto più perché ho offeso Te, infinitamente buono e degno
di essere amato sopra ogni cosa.
Propongo col Tuo santo aiuto di non offenderti mai più e di fuggire le
occasioni prossime di peccato. Signore, misericordia, perdonami.